PRIMA PARTE
Dalla strada alla vetta (da quota m 910 a quota 1323) – 2 ore e mezza, con soste.
Ci si inoltra subito nel bosco con media pendenza e si incontrano frequenti radure soleggiate. Più in alto, dopo aver risalito un grande prato pieno di fiori, si raggiunge la cresta finale, scoperta, con ampia vista su entrambi i lati ( Est e Ovest). Il percorso, molto piacevole, non è mai impegnativo.
SUBSTRATO-TERRENO
Sulla roccia calcarea, che costituisce la base di tutto il San Defendente, si sovrappone in questo tratto un’abbondante copertura di humus che permette una ricca vegetazione. Solo nella parte finale la cresta lascia scoperti tratti di roccia: belle placche verticali formano la cima sul lato Nord-Est.
AMBIENTE-VEGETAZIONE
L’alternarsi di bosco chiaro, radure con arbusti e prati fioriti rende particolarmente vario e piacevole questo percorso, che culmina in un ombroso boschetto di faggi proprio sulla vetta. All’inizio si incontrano castagni, frassini, maggiociondoli, bei cespugli di biancospino, poi, più in alto prendono il sopravvento i faggi e le betulle. Domina nei prati la presenza del Laserpizio sormontano (Laserpitium siler), mentre nelle radure fanno da padroni l’elleboro (Helleborus niger) e il mirtillo (Vaccinium myrtillus).
DA NOTARE
La piacevolezza è la caratteristica peculiare di questo percorso, così come l’abbondanza e la varietà della vegetazione. Tra le specie interessanti che si incontrano segnaliamo il Giglio di s. Giovanni (Lilium bulbiferum), l’Astranzia maggiore (Astrantia major), (presente in grande abbondanza), la Poligala alpestre
(Poligala alpestris), ma soprattutto l’ormai rarissima Cefalantera rossa (Cephalanthera rubra).
Particolarmente vasto il panorama su tutti i monti della Valsassina e sul bacino del lago di Como. Bellissima
la “finestra” che si apre, verso Ovest, tra il Crocione di Tremezzo e la Grona, verso il lago di Lugano
SECONDA PARTE
Dalla vetta al passo Agueglio (quota 1142) al punto di partenza (quota 910) – 90 minuti
Lasciata la vetta, ci si abbassa velocemente su un sentiero inizialmente ripido e sassoso, poi più dolce quando si inoltra nel tratto di bosco e nel prato che sovrastano la strada carrozzabile. Questa è fiancheggiata dagli ampi prati del Passo Agueglio fino alla chiesetta che sta a lato della strada, quasi nascosta da alcuni alberi frondosi. Proprio di fronte, sulla sinistra, parte la mulattiera che scende gradualmente, sempre protetta da un fitto bosco, fino alla strada da cui ha avuto inizio l’itinerario.
SUBSTRATO-TERRENO
Siamo sempre su base calcarea, molto scoperta e verticalizzata intorno alla vetta, poi in dolce pendio e nascosta da terreno boscoso più in basso. Al passo Agueglio predominano le morbide ondulazioni dei prati, paesaggio addolcito dall’accumulo di sedimenti e dalla secolare attività di pascolo e sfalcio. Quando si inizia
la discesa dal passo ci si inoltra subito nel bosco misto (in prevalenza faggi), che copre completamente tutto lo scosceso versante Nord-Est del San Defendente, solcato da profondi valloni.
AMBIENTE- VEGETAZIONE
Vegetazione xerofila in prossimità della vetta, con erbe e bassi cespugli: ne guadagna la vista panoramica a 360 gradi. Sereno e bucolico il paesaggio del passo Agueglio, con poche cascine e vasti prati in cui spiccano molte e varie specie floristiche, che alternano le loro colorate presenze secondo le stagioni. Segue poi, più cupo e uniforme, l’ambiente boscoso del tratto in discesa, dove la faggeta domina incontrastata: solo più in basso lascia un po’ di spazio a ciliegi selvatici, maggiociondoli e castagni.
DA NOTARE
Il tratto più interessante del percorso in discesa è certamente quello in corrispondenza del passo Agueglio, dove spiccano nei prati, i gialli della Cresta di gallo (Rhinanthus alectorolophus), il Giglio martagone (Lilium bulbiferum L. subsp. croceum) , il Cardo zampa d’orso (Cirsium Herisithales), il rosa del Garofano dei certosini (Dianthus cartusianorum) e della Silene dioica (Silene dioica), il porpora del Romice acetosa (Rumex acetosa) .
Gli scoscesi contrafforti del San Defendente verso Nord e gli aspri costoni rocciosi dei Pizzi di Parlasco verso Sud esaltano e incorniciano i dolci pendii di questi prati, creando un paesaggio godibilissimo.
PERCORSO – note logistiche
Risalendo la strada da Parlasco verso Esino (SP 65), poco dopo il cartello che segna l’inizio del comune di Perledo, sulla destra si incontra un piccolo slargo in corrispondenza di una carrareccia che scende (qui si può lasciare l’auto): 100 m. più avanti si trova sulla sinistra, poco visibile, su una palina, il segnavia bianco e rosso che indica l’imbocco del sentiero che risale tutto il costone Nord del monte San Defendente.
Nel percorso in salita, arrivati circa a metà del grande prato fiorito, il sentiero è poco visibile: bisogna tenere la sinistra e salire fino a raggiungere la cresta, dove il sentiero torna a essere ben marcato.
Al passo Agueglio l’imbocco del sentiero che scende verso Parlasco non è segnalato: si trova in corrispondenza della chiesetta, dal lato opposto della strada. Imboccata questa mulattiera, al primo bivio prendere a sinistra, altrimenti si scende a Parlasco.
Arrivati alla strada carrozzabile bisogna risalirla per circa un km per raggiungere il punto di partenza.