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Rinomato itinerario escursionistico dal percorso molto vario, certamente tra i più panoramici e aerei del territorio. La vista si apre in continui e mutevoli scenari, dai laghi di Como e Lugano ai laghi Brianzoli, dalla catena montuosa alpina all’Appennino. Anche se particolarmente lungo e con un dislivello notevole, con un allenamento adeguato, è un percorso adatto a tutti. Molto frequentato e ben segnalato, il sentiero inizialmente attraversa diversi alpeggi, ancora attivi nella produzione di formaggi, poi il tracciato diviene più ripido e su fondo roccioso. Mantenendosi sempre sulla cresta risulta un itinerario molto divertente e per nulla monotono.
Partenza e Arrivo: Tremenico, Roccoli Lorla 1443 m
Scheda
Dislivello: In salita 1200 m circa, si raggiunge quota 2609 m
Difficoltá: Escursionistico.
Si consiglia: scarponcini adeguati a lunghi percorsi su fondo roccioso, utili i bastoncini per i possibili tratti innevati anche a stagione inoltrata
Dal paese di Tremenico in Valvarrone si sale con l’auto ai Roccoli Lorla (indicazioni), caratteristica sella boscosa posta in un amena posizione tra la severa mole del Legnone e la più dolce elevazione del Legnoncino 1714 m. Si parcheggia nell’ampio spiazzo al bordo del tipico laghetto e si prende il sentiero che, dal lato destro del laghetto si inoltra nel bel bosco di larici (è possibile anche salire al vicino rifugio “Roccoli d’Orla” e riprendere di nuovo il sentiero da dietro l’edificio).
In leggera discesa si giunge ad una sella prativa dove si percorrono in salita i resti di quella che un tempo fu una comoda mulattiera. Si giunge in breve all’alpe di Maresc 1489 m (ore 0.20 G.P.S. N 46°05.702' E009° 22.390') dove dal sentiero principale si stacca a destra un’evidente deviazione che permette di giungere in piano all’alpeggio. Con moderata pendenza e su ottimo sentiero ben segnalato (bolli o strisce rosse e bianche) si giunge ad un secondo alpeggio di Agogno alta 1598 m (ore 0.40 G.P.S. N 46°05.568' E009° 23.052'). Passando dietro la baita si comincia a salire nel bosco di larici, ora più radi e si esce ad una bella conca prativa caratterizzata da cespugli di rododendri e da una ricca varietà di fiori alpini tipici della zona. Salendo ancora si giunge ad una palina segnaletica che indica a destra la deviazione per l’alpe Vesina, Campo e il Rifugio Griera. Si continua a salire e dopo un breve tratto pianeggiante e si esce alle baite dell’alpe di Agrogno alta 1838 m (ore 1.30 G.P.S. N 46°05.666' E009° 23.599'). Il percorso diviene ora più ripido, risalendo con ampi tornanti il ripido pascolo si giunge ad una caratteristica elevazione della cresta a 2150 m di quota (punto molto panoramico). Con un lungo traverso pianeggiante e superando brevi tratti attrezzati con catene, si giunge alla “Porta dei Merli” e allo storico bivacco Ca de Legn 2142 m, piccola costruzione in muratura sempre aperta (ore 2.10 G.P.S. N 46°05.602' E009° 24.223').
Tra i grossi massi della cresta si procede in direzione della cuspide terminale del Legnone, che si eleva impennandosi proprio dietro il piccolo bivacco. La salita diviene ora più faticosa e in numerosi punti (non difficili ma esposti) è agevolata con catene, il panorama sulla bassa Valtellina sul Lago e sulla Valsassina in questo tratto è decisamente straordinaria, e diviene sempre più aperta salendo di quota. Giunti alla sommità della cresta ovest della montagna ancora un breve tratto di cresta porta all’ultimo risalto e alla croce di vetta a 2609 metri di quota (ore 3 G.P.S. N 46°05.690' E009° 24.894').