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Itinerario escursionistico molto conosciuto e frequentato, di grande interesse paesaggistico, panoramico e ambientale. Il percorso si snoda tra rigogliosi boschi (faggeti e conifere), antichi nuclei rurali a alpeggi ancora attivi.
Partenza e Arrivo: Alpe Paglio 1388m
Scheda
Dislivello: In salita 1.200 m circa
Periodo consigliato: La stagione ideale è certamente l'estate o le prime settimane autunnali.
Difficoltá: Escursionistico, EE dal rifugio S.Rita al Pizzo 3 Signori. Si consiglia scarponcini e abbigliamento adeguato. E' possibile suddividere l'escursione pernottando al rifugio S.Rita.
Giunti all’ampio parcheggio dell’alpe Paglio, si prende sul lato destro del parcheggio (segnalazioni) la larga strada a fondo sterrato che, inoltrandosi nella magnifica pineta, giunge dopo poco all’alpeggio del Pian delle Betulle 1484 m (15 minuti). Lasciando sulla destra la chiesa, si segue una marcata traccia che, attraversando i pascoli giunge ad un fontanile per l’abbeverata del bestiame, dove ha inizio un sentiero (Palina segnaletica) che in piano perecorre le ripide coste boschive del Cimone di Margno, giungendo alle baite dell’alpe Ortighera 1520 m (30 minuti). A questo punto si segue la larga strada sterrata che con moderata pendenza raggiunge la caratteristica bocchetta del “Lares brusa” 1735 m (1 ora).
Si passa ora sull’altro versante, attraversando i pendii settentrionali della cima di Olino, percorrendo i territori dell’alta Val Marcia e raggiungendo così i pascoli dell’alpe Dolcigo 1640 m (ore 1.30). Senza scendere alla baita dell’alpeggio omonimo, il sentiero si stacca dalla strada e risale la costa erbosa alla sua destra, raggiungendo in breve la bocchetta di Abbio 1838 m (ore 1.50). Sulla traccia ben marcata del sentiero si attraversano i pascoli d’alta quota e si raggiunge la località Pian della Salera, dove sulla destra si stacca un sentiero che, ripido scende in Val Biandino e al rifugio Tavecchia. Il nostro sentiero continua invece con andamento quasi pianeggiante, raggiungendo la suggestiva località dei Laghitt caratterizzati dalla piccola cappella votiva 1980 m (ore 2.10). Si segue ancora il sentiero che dopo una breve discesa riprende subito a seguire i saliscendi della cresta e dopo aver aggirato (possibile anche la salita integrale) l’ultimo salto della cresta raggiunge il rifugio S.Rita, 1999 m (ore 2.30).
Dal rifugio si prende il sentiero che sale la cresta in direzione est e raggiunto un bivio presso un caratteristico largo spiazzo della cresta, originatosi storicamente dal deposito del materiale minerario, si prende il sentiero di destra (indicazioni) e si percorre l’aereo sentiero, a tratti esposto, lungo l’affilata cresta tra la Val Biandino e la Val Varrone, giungendo alla bocchetta di Piazzocco e al successivo bivio per il rifugio Falk 2252 m (ore 3.30). Mantenendosi pressoché sulla sommità della larga dorsale rocciosa, che è la cresta di Piazzocco, il sentiero si snoda tra vallette ricche di sorgenti e levigate placche fino a raggiungerne la cima a 2480 m (ore 4). Si scende brevemente alla larga sella della bocchetta di Foppagrande dove convergono i numerosi sentieri che, dal versante Valtellinese, Bergamasco e Lecchese salgono alla cima del Pizzo tre Signori. Si risalgono ora gli ultimi metri lungo gli sfasciumi e le roccette che precedono la cima del Pizzo tre Signori e della sua croce a 2554 m (ore 4.20)
Discesa: Per la via di salita, o per gli altri itinerari che raggiungono la cima (descritti sul sito)