DESCRIZIONE PERCORSO:
Parcheggiata l'auto ad Introbio presso il parcheggio posto in fronte alla Caserma dei Carabinieri (Piazza Carrobbio), si gira a sinistra su asfalto, proseguendo nuovamente a sinistra allo stop, imboccando in direzione di Lecco la Strada provinciale della Valsassina. Si supera lo stabilimento della Cademartori, e, poco prima del ponte sul Pioverna, al Km 1,2, si imbocca la stradina che si stacca sulla sinistra (seguire per “Loc. Cantaliberti”- Barzio). La si percorre, salendo dapprima su asfalto poi su fondo cementato/sterrato, sino a raggiungere uno stop su asfalto (Km 3,9 circa); qui si gira a sinistra (fontana), seguendo le indicazioni per la funivia dei Piani di Bobbio (ampio parcheggio sterrato). Ora la salita si fa seria: si imbocca, in prossimità di una bacheca informativa, l'evidente mulattiera lastricata che sale sulla destra (indicazioni per Piani di Bobbio - Rifugio Buzzoni) e, superata la sbarra, si prosegue mantenendosi sulla traccia principale. In prossimità di una santella (fontana) si mantiene la destra, proseguendo in salita verso i Piani di Bobbio. La strada sale a tornanti nel bosco, intersecando più volte la pista da sci, e diventando più dolce solo nella sezione finale. Raggiunta la stazione di arrivo dell'ovovia (1.640 m – 10, 6 Km circa), si prosegue seguendo le indicazioni per i Piani di Bobbio e il Rifugio Buzzoni (sentiero n. 36), tenendo al Km 11 la sinistra per costeggiare l'arrivo della pista da fondo. Al Km 11,3 si svolta a sinistra in prossimità della casetta in legno del Soccorso Alpino, e si prosegue fino a quando si noterà un cartello escursionistico con indicazione D.O.L. “Passo di Gandazzo – rifugio Buzzoni” (Km 12). Si lascia quindi la strada principale per imboccare (sempre a sinistra) un sentiero (segnavia 36- 101), inizialmente poco marcato, che in piacevolissimo sali e scendi ci porta al Passo di Gandazzo . In un contesto selvaggio e affascinante si prosegue svoltando a sinistra (Km 12,5 circa) verso il Rifugio Buzzoni: da qui ha inizio la discesa, che in breve raggiunge il rifugio e prosegue per Introbio (tenere la destra imboccando il sentiero con segnavia 25). Dopo qualche su e giù si giunge nei pressi dei ruderi di quella che era l'Alpe Te, dove, girando a sinistra, si può ritornare direttamente a Barzio attraverso il sentiero 19 (Km 16,9 circa), accorciando sensibilmente il giro. Proseguendo dritti lungo il segnavia 25 si supera una sezione abbastanza impegnativa della discesa e, successivamente, una radura su cui sorgono le Baite Serra (visibili sulla sinistra), ove si deve guadare il torrente e ove ha termine il sentiero. Qui le possibilità sono due: a chi sino a qui è stato messo alla prova si consiglia di proseguire guadando nuovamente il corso d'acqua e seguendo la sterrata che sale inizialmente alla destra del fiume e prosegue poi in discesa; chi ha ancora energie da spendere potrà imboccare il sentiero che parte nascosto in mezzo al bosco in sinistra idrografica, nei pressi dei cavi di una teleferica. L'interesse di questo tratto è di carattere paesaggistico, visto che si affronteranno alcuni passaggi con corde fisse e bici in spalla; si dovrà anche attraversare un suggestivo ponte sospeso sulla valle: decisamente non adatto a chi soffre di vertigini. Si seguono infatti il canale di gronda e la condotta forzata dell'impianto idroelettrico, già visibili poco dopo l'imbocco del sentiero, e, dopo una sezione tecnica, ci si ricongiunge alla strada sterrata delle Baite Serra, che si imbocca in discesa. Lungo la strada (Km 21 circa), si imbocca la mulattiera per Introbio che ci porterà agevolmente all'asfalto. Tenere la sinistra per riportarsi al punto di partenza.
ALTERNATIVE/VARIANTI:
Il giro può essere effettuato salendo ai Piani di Bobbio da Barzio in funivia e tornandovi attraverso il sentiero n. 25, svoltando a sinistra presso l'Alpe Te. In tal modo il dislivello in salita si riduce quasi completamente, oppure eliminando semplicemente la sezione più faticosa utilizzando l'impianto.
NOTE SULLA DIFFICOLTA’ DEL PERCORSO:
SALITA: ●●●●● – sono richieste ottime capacità tecniche vista l'elevata pendenza e il fondo sconnesso del tratto intermedio dell'itinerario di salita, nonchè un buon allenamento. Con l'utilizzo dell'ovovia l'impegno fisico e le difficoltà si riducono notevolmente.
DISCESA: ●●●○○ - il terreno varia notevolmente, e con esso la difficoltà: si attraversano sezioni scorrevoli a fondo compatto, altre tecniche con passaggi impegnativi. È pertanto richiesta una buona padronanza di guida per compiere in sella l'intera discesa.
CICLABILITÀ: salita 98% - discesa subordinata alle capacità di guida.
FONDO: salita: prevalentemente strada sterrata/cementata – discesa su single-track in terra battuta e mulattiera lastricata.
SEGNALETICA ORIZZONTALE/VERTICALE:
Manca l'indicazione per la D.O.L. presso la Scuola di Fondo e per il sentiero 25 alla Baite Serra. Sarebbe opportuno avere un indicazione presso la svolta verso la località Cantaliberti. Il tracciato è comunque ben marcato e difficile da smarrire.
INFORMAZIONI E SERVIZI:
Funivia: Imprese Turistiche Barziesi - Piani di Bobbio & Valtorta
Località la Piazza - 23816 Barzio (Lecco)
Tel. 0341.996101 - Fax 0341.996265
E-mail: info@pianidibobbio.com
Ristorante Gran Baita - Piani di Bobbio 0341/979969 - 0341/999262
Ristòfunivia - Piani di Bobbio 0341/910570
Rifugio ristorante "Stella" - Piani di Bobbio 0341/996834
Rifugio ristorante "Sora" - Piani di Bobbio 0341/910563
Rifugio ristorante "Lecco" - Piani di Bobbio 0341/910669
Rifugio Ratti - Piani di Bobbio 348/7106170 -0341/997639
Rifugio Buzzoni - Alpe Mòta 333/5880055
Bar "del cacciatore" - Noleggio "Beppe Sport" - Piani di Bobbio 0341/910672